sabato 29 giugno 2013

OSHO


C´è un´enorme differenza tra la perfezione e la totalità.
La perfezione è una meta del futuro, la totalità è un'esperienza del qui e ora.
La totalità non è un obiettivo, ma uno stile di vita. Se riesci a compiere ogni azione con tutta l'anima, sei totale. E la totalità porta integrità e la totalità porta salute e la totalità porta equilibrio.
Osho

lunedì 24 giugno 2013

INNAMORARSI DELL'AMORE

La capacità di stare da soli è la capacità di amare. 
Può apparirti paradossale, ma non lo è. 
E' una verità esistenziale: solo le persone in grado di stare da sole sono capaci di amare, di condividere, di toccare il nucleo più intimo dell'altra persona, senza possederla, senza diventare dipendenti dall'altro, senza ridurla a un oggetto e senza diventarne assuefatti. Le riconoscono libertà assoluta, perché sanno che se l'altro se ne va saranno felici come lo sono adesso: l'altro non può privarli della loro felicità, perché non è da lui che arriva...

OSHO

domenica 23 giugno 2013

OSHO

Le persone originali danno sempre fastidio alla società. Non sono così facili da manipolare, rimangono sé stesse.
Cercheranno di vivere la propria vita non secondo uno schema,
ma secondo la loro visione. Quella è intelligenza, perché solo quando vivi la tua vita secondo la tua luce, secondo la tua visione, secondo la tua voce interiore otterrai la beatitudine, l’appagamento. (Osho)

giovedì 20 giugno 2013

FELICITA'......


E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi.
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente.
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari.
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose.
e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami.
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.

E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

lunedì 17 giugno 2013

OSHO

Il Rispetto reciproco custodisce la Purezza dell’intento nella Fiducia consapevole dell’Unione in Amore. Il lavoro su di sé si fa ancora più intenso, perchè nel tempo la tendenza comune è il controllo dell’altro per un puro appagamento personale. Ci scordiamo dell’Essere Divino che è in noi e in lui/lei e iniziamo a riversare le nostre aspettative e le nostre proiezioni. È così che l’energia di Amore anzichè espandersi, si contrae, innescando meccanismi inconsci di manipolazione e di controllo. L’Amore vero è quello che porta l’altro al centro di se stesso, accogliendo la Sacralità delle scelte altrui nel Rispetto reciproco, ma anche nella Libertà riconosciuta del suo percorso di Esistenza. Fluire nell’Esistenza riconoscendo il libero arbitrio è un grande passo di crescita e evoluzione individuale e collettiva. Compartecipazione e libero arbitrio. Rispetto per le scelte altrui, anche se non condivise. L'umile riconoscimento di un disegno più ampio per le nostre anime crea in Te Pace e Gioia.

Solo quando fluisci con l'Esistenza, sei allineato a Dio e ti manifesti nella Luce.

domenica 16 giugno 2013

OSHO


"La mente diventa un problema perché hai permesso che i pensieri arrivassero così in profondità dentro di te da dimenticarti completamente della distanza che c'è tra te e loro. Ti sei dimenticato che sono visitatori, che vanno e vengono. Ricorda sempre ciò che permane: quella è la tua natura, il tuo tao. Presta attenzione a ciò che non va e non viene mai, proprio come il cielo. Cambia la gestalt: non concentrare l'attenzione sui visitatori, rimani radicato nel padrone di casa." 

sabato 15 giugno 2013

SENTIRSI VIVI......ANTON VANLIGT

Sentirsi vivi.
Non è solo fare le cose bene, essere efficiente nel lavoro, brillante nella società, elegante negli eventi.
Sentirsi vivi è rinunciare agli atteggiamenti di facciata e lasciare che chi ci ama conosca di noi la sostanza e questa non è fatta solo di sorriso incondizionato, ma anche di momenti di debolezza, malinconia, paura, riflessione. Le emozioni sono come i colori, infinite tonalità, tutte essenziali per non sentirsi incompleti.
Allora provaci. Prova a vivere davvero. Lasciati conoscere.
Non sei un computer che deve elaborare una manciata di bit per far si che l’interfaccia sia sempre comprensibile e coerente.
Sei una persona, e con tutti i limiti umani che ne derivano, comprenderai bene che la parola perfezione non può essere che pura utopia. Non mirare alla perfezione. Punta alla serenità
(Anton Vanligt)

venerdì 14 giugno 2013

UNA MEDITAZIONE FACILE ...FERMARSI PER 30'' OSHO



Inizia praticando un metodo semplicissimo, almeno sei volte al giorno. Occorre solo mezzo minuto ogni volta, per cui si tratta solo di tre minuti al giorno. E’ la meditazione più breve che esista al mondo! Ma la devi fare all’improvviso: questo è il punto essenziale.

Mentre cammini per strada: all’improvviso ricorda. Fermati completamente e rimani assolutamente immobile. Per mezzo minuto sii presente e basta. Qualunque sia la situazione, fermati completamente e sii semplicemente presente a quanto sta accadendo. Poi riprendi a muoverti. Ripetilo sei volte al giorno. Puoi farlo più di sei volte, ma non meno. Questo esercizio ti renderà molto aperto. Ricorda: deve essere fatto all’improvviso.

Se tutto a un tratto tu diventi presente, l’intera energia cambia. La continuità che si svolgeva nella mente si ferma. Ed avviene così all’improvviso che la mente non può creare subito un nuovo pensiero: ci vuol tempo perché la mente è stupida.

Ovunque ti trovi, nell’istante in cui te lo ricordi, dai una scossa a tutto il tuo essere e fermati. non solo diventerai consapevole, ma presto sentirai che anche gli altri sono diventati consapevoli della tua energia: qualcosa è successo, qualcosa è disceso in te dall’ignoto.

mercoledì 12 giugno 2013

THE BOOK OF SECRETS


Chiudi gli occhi e visualizza la tua spina dorsale: che sia dritta, eretta. Visualizzala, guardala, e visualizza un nervo, delicato come il filamento di un loto, che attraversa il centro della tua spina dorsale.

Nella spina dorsale, proprio nel mezzo, passa un filo d’argento – un nervo assai delicato. Non è un vero nervo, nel senso fisiologico del termine. Se ti operano, non lo troveranno: lo si vede solo in meditazione profonda. Attraverso questo filamento sei in rapporto con il corpo, e anche con l’anima.

Inizia visualizzando la spina dorsale. All'inizio ti sembrerà molto strano: riuscirai a visualizzarla, ma solo nell'immaginazione. Poi, se perseveri, non sarà più solo immaginazione: la vedrai veramente!

L’uomo è capace di vedere la struttura del suo corpo dall’interno. Non ci abbiamo mai provato, perché è una cosa che fa molta paura, una cosa terribile: quando vedi le tue ossa, il sangue, le vene, ti spaventi. Quindi, quello che abbiamo fatto è bloccare completamente questa visione mentale interna. Vediamo il corpo dall’esterno, come se qualcun altro lo stesse guardando. È come se andassi fuori da questa stanza e la guardassi dall’esterno – vedresti i muri esterni. Vieni dentro e guarda la casa – allora vedi i muri interni. Vedi il corpo dall’esterno come se fosse qualcun altro che guarda il tuo corpo. Non l'hai mai visto dall’interno. Ne siamo capaci, ma per via delle nostre paure, è diventato un fatto strano.

I libri indiani di Yoga dicono tante cose sul corpo, cose che la moderna ricerca scientifica ha scoperto essere del tutto esatte, e la scienza non sa come spiegare questo fatto. Come potevano saperlo? La chirurgia e la conoscenza dell’interno del corpo umano sono sviluppi molto recenti. Come potevano conoscere tutti i nervi, i centri, tutte le strutture interne? Conoscevano persino cose che sono state scoperte solo molto di recente; ne hanno parlato e hanno anche lavorato su queste cose. Lo Yoga è sempre stato consapevole di tutti i fatti fondamentali e significativi rispetto al corpo. Ma non erano soliti sezionare cadaveri, quindi come facevano a sapere? La realtà è che c’è un altro modo di osservare il proprio corpo – dall’interno. Se ti concentri all’interno, improvvisamente inizi a vedere il corpo, dall'interno.

Chiudi gli occhi e senti il corpo. Rilassati. Concentrati sulla spina dorsale. E questo sutra dice semplicemente: in questo modo sii trasformato. E verrai trasformato!

QSHO


Sii coraggioso e ricerca il tuo sentiero. Non imitare quello di nessun altro. l'imitazione non ti condurrà verso la libertà. L'importante non è seguire un sentiero piuttosto che l'altro, l'importante è ricercare. Sii un ricercatore, non un seguace. E sii consapevole di questa diversità. Un seguace è uno che imita. Anche un ricercatore segue, ma non imita: un ricercatore segue per ricercare, per scoprire. E' sempre attento, è sempre consapevole. Un seguace diventa cieco, dipendente: dal punto di vista spirituale è uno schiavo.

Osho

martedì 11 giugno 2013

OSHO


La vita non e’ un viaggio.
Non e’ una meta. 
E’ un processo.
Arrivate passo per passo.

E se ogni passo e’ meraviglioso,
se ogni passo e’ magico,
lo sara’ anche la vita.
E non sarete mai
di quelli che arrivano in punto di morte
senza aver vissuto.
Perche’ non vi sarete mai lasciati sfuggire nulla.
Non guardare al di sopra delle spalle degli altri .
Guardateli negli occhi.
Non parlate ai vostri figli.
Prendete i loro visi tra le mani e parlate con loro.
Non fate l’amore con un corpo,
fate l’amore con una persona.
E fatelo ora.
Perche’ questo momento non durera’ in eterno.
Sparira’ in fretta e non tornera’ mai piu’.
Tanti di noi
passano la vita a piangere sui momenti passati.
Troppo tardi!
ma c’è un milione di momenti
che devono ancora venire.

Osho

lunedì 10 giugno 2013


Basta un po´ di consapevolezza... per dedicarti alla creatività, all´amore, alla sensibilità, e per fare di questa breve vita solo una serie di canzoni, in modo che essa diventi una danza e la morte il crescendo della danza;
in modo che tu possa vivere totalmente e morire totalmente,
senza lamentele... con gratitudine,
con riconoscenza nei confronti dell'esistenza.
Osho

venerdì 7 giugno 2013

AMORE


L'amore vero ti rende vuoto, vuoto di gelosia, di potere, di rabbia, di competitività ed annulla il tuo ego.
Nel contempo l'amore fa anche il pieno di cose che ti sono sconosciute ora, ma ti rende pieno di profumo, di luce e di gioia. Ecco quindi l'importanza della consapevolezza che elimina quei tipi di comportamenti, e come fuoco brucia tutto ciò che è sbagliato in te. Brucia il tuo ego, la tua avidità, la tua possessività e la tua gelosia. Brucia tutto ciò che è sbagliato e negativo.. e migliora tutto ciò che è bello, gioioso e divino! ♥

giovedì 6 giugno 2013

BAMBINI CRISTALLO

I Bambini Cristallo hanno iniziato ad apparire sul pianeta dal 2000 circa, e molto spesso sono figli degli Indaco. Le loro aure sono opalescenti, multicolori, dai bellissimi toni pastello. Il motivo per cui si sono incarnati sulla Terra è principalmente quello di condurci al livello successivo della nostra evoluzione e di rivelarci il nostro potere e divinità interiori. Mentre gli Indaco hanno spianato la strada, a volte anche con metodi forti, al cambiamento vibrazionale indispensabile per la trasformazione del pianeta, i Cristallo possiedono una potente forza di amore e di pace e rappresentano un importantissimo salto evolutivo per la specie umana.



Sono bambini felici, attenti e affettuosi, inclini al perdono. Sono spesso affascinati dai cristalli e dalle pietre. Sono potenti e creativi e la loro personalità è caratterizzata da un livello di sensibilità e gentilezza molto alto. Essi abbracciano e manifestano spontaneamente affetto alle persone bisognose. Sono pacifici e vulnerabili ed hanno la capacità di utilizzare l’immaginazione per creare il loro mondo, materializzando i loro desideri. Hanno grandi capacità telepatiche, e questo li porta ad un uso tardivo della parola. Ciò può essere diagnosticato erroneamente come problema nello schema del linguaggio, ma la realtà è che la comunicazione che loro prediligono è quella da mente a mente, e quindi più diretta e più veloce. I bambini Cristallo sono un grande dono per l’umanità perché, con la loro presenza, aiutano gli altri ad incanalare un’energia diversa, nuova, più sottile. Un’energia che produce un enorme salto nella coscienza, che permette di aprirsi al proprio potenziale ed entrare in contatto con le proprie capacità psichiche.

OSHO

Il fiore di loto e' un simbolo profondo in Oriente, perche' l'Oriente afferma che dovresti vivere nel mondo, ma senza farti contaminare da esso. Esso cresce dal fango, nell'acqua, tuttavia resta incontaminato dall'acqua. Ed e' simbolo di trasformazione: il fango si trasforma nel fiore piu' bello e fragrante che questo pianeta conosca. 
(Osho)

lunedì 3 giugno 2013

THICH NHAT HANH


Quando i blocchi di dolore, di dispiacere, rabbia e disperazione si fanno più forti e più grossi, premono per salire nella coscienza mentale, nel soggiorno a reclamare la nostra attenzione. Essi desiderano emergere, ma noi non li vogliamo, perchè ci fanno stare male solo a vederli.
Non avendo nessuna voglia di affrontarli, usiamo riempire il soggiorno con altri ospiti: prendiamo in mano un libro, accendiamo la tv, andiamo a fare un giro in macchina... qualunque cosa pur di tenere occupato il soggiorno.
Abbracciare il tuo dolore e il tuo dispiacere con l'energia della presenza mentale è esattamente come massaggiare la coscienza invece che il corpo.
Quando togli l'imbargo e i blocchi di dolore affiorano ti tocca soffrire, almeno un po', non c'è modo di evitarlo. Occorre imparare ad abbracciare questo dolore. Dopo che avrai abbracciato per qualche tempo i tuoi dolori, essi torneranno in cantina e si ritrasformeranno in semi.
Se invitiamo il seme della paura ad uscire allo scoperto, siamo anche meglio equipaggiati per prenderci cura della rabbia.
E' la paura a generare la rabbia: quando hai paura non sei in pace e questo tuo stato diventa il terreno dove la rabbia può crescere.
La paura si fonda sull'ignoranza, mancanza di chiara comprensione.
Immergi quotidianamente la tua rabbia, la tua disperazione, la tua paura in un bagno di presenza mentale: la pratica di invitare i semi ogni giorno per abbraccaiarli è molto salutare.
Dopo svariati giorni o settimane di questa pratica, avrai generato una buona circolazione nella tua psiche. La presenza mentale lavora come un massaggio delle formazioni interne, dei tuoi blocchi di sofferenza. Questi devono poter circolare liberamente, dentro di te, possono farlo soltanto se non ne hai paura. Se impari a non avere paura dei tuoi nodi di sofferenza, puoi imparare anche ad abbracciarli con l'energia della consapevolezza e a trasformarli.

Thich Nhat Hanh

sabato 1 giugno 2013

RIFLESSOLOGIA PLANTARE


La Riflessologia Plantare è una tecnica di massaggio applicata principalmente sui piedi, ed eventualmente sulle mani. Si basa sulla credenza, non scientificamente provata, che sui piedi e sulle mani si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le parti del corpo. Secondo i suoi sostenitori, applicando il massaggio riflessologico si potrebbe avere un effetto o influire sull'organo corrispondente al riflesso stimolato.
La Riflessologia è una terapia olistica, basata quindi sul principio che ogni aspetto della vita dell'individuo influirebbe sul benessere e sulla salute della persona, e ha l'intento di operare un presunto "riequilibrio dell'intero organismo al fine di stimolarne le capacità di autoguarigione".
In quanto terapia non convenzionale, la Riflessologia può avere una duplice applicazione: può essere utilizzata in alternativa o come supporto alle terapie mediche convenzionali. Va tuttavia sottolineato che in genere si consiglia di diffidare di chi si propone come alternativa alla medicina convenzionale, e per questo ad oggi i terapeuti preferiscono riferirsi alla Riflessologia Plantare con l'appellativo di terapia (o medicina) complementare e non alternativa. Va sottolineato infatti che il riflessologo non è un medico, e quindi non cura, e non fa diagnosi. Soprattutto non intende interferire con le terapie o con i pareri medici convenzionali, sostenendo il suo ruolo di professionista nell'affiancarsi e non sostituirsi alla medicina convenzionale. La Riflessologia Plantare non è quindi una tecnica sovrapponibile alle metodologie sanitarie riconosciute dalla legislazione italiana né sostituisce eventuali terapie mediche.
Le tecniche riflessologiche si distinguono in due grandi filoni: quello orientale e quello occidentale. Nonostante il principio sia il medesimo, ossia che stimolando delle zone riflesse si abbiano effetti su zone lontane dal sito di applicazione del massaggio, nascono e si sviluppano con presupposti differenti: la Riflessologia Cinese si basa sui principi della medicina tradizionale cinese, mentre la Riflessologia Occidentale attinge ai principi scientifici sulla quale si basa la medicina convenzionale occidentale. La Riflessologia Plantare occidentale nasce infatti in concomitanza delle prime scoperte occidentali in ambito neurologico di Sir Henry Head e Sir Charles Sherrington.
Una delle differenze identificabili nei trattamenti di Riflessologia Occidentale e Orientale è nell'intensità della pressione applicata dal terapeuta. La Riflessologia Occidentale, ad esempio, opera al di sotto della soglia di sopportazione del dolore del paziente, al fine di ottimizzare gli effetti della stimolazione delle aree riflesse sfruttando la condizione di profondo relax che la riflessologia plantare occidentale è in grado di indurre. Entrambe le modalità di intervento hanno effetti positivi su vari disturbi e patologie, in quanto secondo i suoi sostenitori stimolerebbero la circolazione, il sistema nervoso ed il sistema immunitario.

METAMORFOSI DI UN METAFISICO di Fabio Borghini


Come si fa a scrivere dei sentimenti e dell'amore .... tutti scrivono qualcosa di esso, tutti sono motivati da esso, ad essere afflato umano, una tendenza una virtù, a cui non sottrarsi. Dal violento al santo... tutti in forme diverse ne sono attratti consapevoli e non. Tutti risucchiati da questa essenza che ci fa nascere e ci porta dove nessuno riesce a capire, per soddisfare cosa .. forse il senso della vacuità. Tutti abbiamo questo strumento nel cuore da accordare, tutti, nessuno può sottrarsi tutti nel richiamo del tempo. E chi non potrebbe non averlo, quale entità suprema ci ha donato tale strumento. Oggi domani chiedo a qualcuno: mi presteresti lo strumento….
No non si può averlo in prestito per ognuno c’è il proprio.... a volte lo suonate e siete soli, così soli che dite: ma per chi suono, per il gusto di suonare o per un Dio che li è da qualche parte... C'è solo da chiedersi perchè abbiamo questo strumento all'interno del Cuore che infine è il cuore, non tutti sanno accordarlo e suonarlo ed ecco perchè poi nasce un dolore, quando una corda si rompe, quando lo accordi e poi non si riesce. Non esce un bel suono quando una chitarra è scordata... e allora ? Si implora a qualcuno che ci insegni.. per favore accordalo tu... per favore Dio dammelo già accordato… eh ma il lavoro di imparare a suonarlo richiede tempo abilità concentrazione… Cosicchè oggi il cuore lo appoggio sulla mensola dell’anima …fin quando il suono di un diapason ci aiuterà, lo accorderà. Così impariamo ad emetter quel suono, una nota, quella che è amore quello che è questa metafora.. perché rende l’idea. La metafora !
A volte diamo la colpa all’altro: fermati non suoni bene fermati, me lo scordi.. cosa ? “lo strumento”. Abbiamo capito me lo scordi ? Fermati ! Qualcosa ti fa “scordare”, dimenticare, di essere lo strumento (altra metafora) e allora non sai più chi sei dove vai perché quasi sei nato. Allora per esser coscienti occorre tornare ad accordare suonando bene. Se ci si pensa bene nell’attimo della vita della concezione divina il cuore è lo strumento che appare per prima, nel feto, nel bambino che avvia la vita e fa sviluppare tutto il resto organi… altri strumenti un orchestra che è la vita…. E noi dobbiamo avere il nostro direttore di orchestra che ha una mano bellissima a forma di anima, da curare, sempre e ti abbraccia… vi abbraccia esseri sensienti ! (FabioBorghini Metamorfosi di un Metafisico)