mercoledì 8 aprile 2015

SBOCCIA.....



La vita non è la creazione di qualcosa di nuovo, ma solo uno sbocciare; deve solo schiudersi rimuovendo le barriere. Gli ostacoli vanno messi da parte: sei come un bocciolo, quando gli ostacoli non ci sono più, cominci a fiorire, ma ciò che diventerai lo sei già, in essenza. Puoi diventare solo ciò che sei. Puoi diventare solo il tuo essere: non esistono altri modi di diventare, non c’è nient’altro che puoi diventare.

LE MALATTIE DEL FEGATO

Le malattie del fegato
Anche i problemi epatici indicano, beninteso, che ci è difficile «digerire» qualcosa nella nostra vita, ma con una sfumatura più sottile rispetto allo stomaco. L'emozione principale associata al fegato è la collera. Le tensioni o le sofferenze di quest'organo possono voler significare che il nostro modo abituale ed eccessivo di reagire alle sollecitazioni della vita è la collera. Ogni volta che «regoliamo» i nostri problemi con il mondo esterno urlando, abbandonandoci a grandi collere, mobilitiamo tutta l'energia del fegato in quella direzione, privandolo così di buona parte dell'energia necessaria al suo funzionamento. L'organo comincerà allora a non svolgere più correttamente il proprio ruolo nella fase digestiva. Tuttavia, all'estremo opposto, collere troppo spesso represse o trattenute sistematicamente all'interno, addenseranno l'energia nel fegato e rischieranno di trasformarsi in patologie più gravi (cirrosi, cisti, tumore).
Le malattie del fegato possono anche parlarci della nostra difficoltà a vivere o ad accettare i nostri sentimenti, i nostri affetti o ciò che gli altri ci trasmettono. La nostra immagine, quella che abbiamo di noi stessi o quella che gli altri ci trasmettono, dipende in gran parte dal fegato. La percezione che ne abbiamo è responsabile della nostra gioia di vivere, di ciò che ritroviamo attraverso il ruolo di filtrazione e di «nutrimento» del sangue svolto dal fegato. Le tensioni del fegato possono quindi anche significare che la nostra immagine viene rimessa in discussione dal nostro vissuto e che la nostra gioia di vivere ha lasciato il posto all'acredine e all'acidità interiore nei confronti di quel mondo esterno che non ci attribuisce il riconoscimento che desidereremmo.
Qui ci troviamo nel pieno del senso di colpa.
Il fegato interviene attivamente nel sistema immunitario e in particolar modo nell'immunità elaborata, ossia arricchita dalle esperienze fatte dall'organismo.
Ora, il senso di colpa ci «obbliga» a giustificarci, a difenderci.
Mobilita le nostre energie di difesa psicologica e le numerose collere sono il segno e l'espressione di una paura che non trova altro mezzo di difesa. Se questa strategia viene messa in atto frequentemente, indebolisce l'energia del fegato e in seguito quella della cistifellea che ne soffrono.
Il fegato è un organo YIN e rappresenta sensazioni che concernono la parte profonda dell'essere.
Vedremo che per quanto riguarda la cistifellea, che è di natura Yang, è il lato sociale dell'individuo ad essere in gioco.

venerdì 27 febbraio 2015

GRATITUDINE......

Alziamoci in piedi per ringraziare per il fatto che se non abbiamo imparato molto, almeno abbiamo imparato un po’, e se non abbiamo imparato un po’, almeno non ci siamo ammalati, e se ci siamo ammalati, almeno non siamo morti. Perciò siamo grati. Ci sarà sempre qualcosa per cui vale la pena di ringraziare.
(Buddha)