giovedì 4 luglio 2013

OLTRE LA PSICOLOGIA


Ho vissuto nell’abbondanza perché secondo me non esiste una divisione tra la sfera materiale e quella spirituale.
Insegnarvi a vivere in povertà è pericoloso: sareste poveri materialmente, ma sareste poveri anche spiritualmente, poiché non esiste una divisione tra i due mondi.
Io vi insegno a vivere in modo ricco, nell’abbondanza, materialmente e spiritualmente in entrambi i mondi.
Il problema non è se dovete vivere nell’abbondanza materiale o nell’abbondanza spirituale.
Il problema fondamentale è se dovete vivere nell’abbondanza e nella ricchezza che è il modo di vivere naturale, esistenziale.
La pulsione fondamentale del vostro essere è fiorire nell’abbondanza e conoscere tutti i colori e tutti canti e gustare tutte le bellezze della vita.
Di certo è inevitabile che mi trovi in conflitto con le vecchie tradizioni, poiché in tutto il passato dell’umanità è stata elogiata la povertà  rendendola un sinonimo di spiritualità  e questa è un’assurdità madornale.
La spiritualità è la maggior ricchezza che possa accadere a un essere umano e contiene tutte le altre ricchezze.
Essa non è contraria a nessun’altra ricchezza, è semplicemente contraria a qualsiasi tipo di povertà.
Quindi, il tentativo da me fatto è qualcosa di talmente radicale, da essere destinato a creare antagonismi in ogni angolo del mondo.
L’umanità ha vissuto credendo in certi valori tanto a lungo  sebbene quei valori abbiano creato soltanto infelicità  da non riuscire a vederne il nesso con la propria infelicità.
Quei valori non hanno appagato l’umanità, non l’hanno soddisfatta  tuttavia essa non riesce a vedere il nesso tra questi e la propria infelicità.

OSHO

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