martedì 16 luglio 2013

OSHO


Si tramanda la storia di un discepolo di Buddha, che rimase con lui per molti anni: il suo nome era Purna. Si illuminò, eppure continuò a restare con il Buddha, anche dopo la illuminazione andava ogni mattina ad ascoltarlo. Eppure lui stesso era un Buddha, non li mancava nulla: si distingueva in quanto individuo integro a tutti gli effetti, eppure continuava a presentarsi.
Un giorno il Buddha gli chiese:<<Purna, perché continui a venire? Ora puoi smettere>>.
E Purna rispose:<<Se non sei tu a dirlo, come potrei smettere? Se tu me lo chiedi lo farò>>.
A quel punto smise di andare ai discorsi del Buddha, ma restò, del tutto simile a un'ombra, nel sangha, la comunità dei discepoli che si muoveva con lui.
Dopo qualche anno, di nuovo il Buddha disse: <<Purna, perché continui a seguirmi? Va e insegna alla gente. Non occorre che tu stia con me>>.
E Purna rispose: << Stavo aspettando. Poiché me l'hai detto, andrò. Io sono un discepolo, per qui farò qualsiasi cosa mi dici: se me lo chiedi, ubbidirò. Dunque, dove dovrei andare? Quale direzione dovrei prendere? A chi dovrei insegnare? Dimmelo e obbedirò! Io sono un seguace>>. ( Quest'uomo deve aver ascoltato il Buddha nella sua totalità; infatti, persino quando si illuminò rimase un discepolo.)
Osho

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