mercoledì 13 marzo 2013

INFORMAZIONI SULLA LEGGE DELLE LIBERE PROFESSIONI


La nuova legge sulle libere professioni è lo sviluppo naturale della situazione instauratasi in Italia nel corso degli ultimi anni, dal momento che sono andate via via sviluppandosi delle figure professionali che non appartengono a nessun albo, ma sonolegate ad associazioni di categoria di tipo privatistico.
Si tratta delle cosiddette libere professioni non regolamentate, che non necessitano di iscrizione ad alcun collegio per essere esercitate.
Con la nuova riforma anche le figure professionali non collocabili in nessun albo avranno il loro status riconosciuto da un attestato rilasciato dalle nuove associazioni di categoria; attestato che tuttavia non sarà obbligatorio per esercitare la professione, ma sarà semplicemente un certificato ufficiale che garantirà sulla professionalità del soggetto in questione.
In questo modo, inoltre, ogni professionista avrà un ruolo ben definito e si cancelleranno consuetudini del passato in cui le figure non riconosciute negli albi avevano ampia discrezionalità di attribuirsi le qualifiche che meglio credevano.
Le nuove associazioni di categoria saranno riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico e avranno un codice deontologico con norme sulla leale concorrenza; avranno anche il compito di vigilare sul corretto operato dei loro iscritti, stabilire delle sanzioni per l’eventuale violazione dei regolamenti ed istituire degli sportelli a difesa dei consumatori.
Questi ultimi, quindi, avranno garantite trasparenza e vigilanza sulla qualità dei servizi richiesti.
I professionisti avranno la libertà di esercitare sotto la forma giuridica che credono migliore, sia in modo individuale, che societario o associato.
La nuova riforma, inoltre, va a modificare anche gli ordini già esistenti, introducendo regole più severe per il tirocinio (che dovrà essere curato dalle stesse università durante il corso di studi) e obbligando i professionisti ad aggiornarsi continuamente.
Anche in questo caso lo scopo finale è quello di assicurare dei servizi mediamente validi ai consumatori, che saranno ulteriormente tutelati dall’introduzione di norme molto rigide per chi sbaglia o non è in regola con le nuove disposizioni.
Tutti i professionisti, inoltre, avranno l’obbligo di contrarre una polizza assicurativa a salvaguardia del cliente contro eventuali errori nell’esercizio dell’attività.
Dal punto di vista occupazionale, la riforma sulle libere professioni cercherà di invertire la tendenza degli ultimi tempi che ha visto un forte aumento di professionisti disoccupati, soprattutto giovani, e situazioni parecchio diffuse di concorrenza sleale.
Altre novità introdotte dalla riforma sono la possibilità di avere soci di capitale in una società tra professionisti e l’obbligo di rilasciare un preventivo di massima al cliente.
Per quanto possano apparire epocali in Italia, regolamenti del genere sono attivi da parecchio tempo in quasi tutti gli stati della Comunità Europea.
Se il Governo non avesse varato questa legge, probabilmente tali cambiamenti sarebbero stati imposti dalla Comunità Europea stessa.
tratto da libere-professioni.it

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